Nuove crescite appaiono come gemme di colore verde pallido, a candela, o vele che si espandono in mazzetti di aghi a raggiera. In primavera quando le candele sono lunghe circa 2 cm si recidono le forti con le forbici alla base ,dove terminano gli aghi dell’anno precedente in 30 giorni usciranno le nuove gemme. Si scelgono quelle ben piazzate ed opposte e si elimina la terza ( la più forte ) se c’è ne sono 3, se invece c’è né una si lascia 1. Si lasciano quindi le nuove candele allungarsi ed aprirsi formando gli aghi In settembre questi rametti sviluppati dalle candele della primavera –estate, se sono troppo lunghe si possono ridurre di 1/3 o 2/3 facendo attenzione di lasciare alcuni aghi nella parte lasciata. Da li si formeranno le nuove gemme per l’anno successivo e si rincomincerà la stessa tecnica dall’inizio
Nel crescere le gemme dei pini si estendono nelle candele: per eliminare un germoglio occorre eliminare l’ intera candela o tagliare via i germogli non voluti prima che si sviluppino in candele. Nei soggetti giovani che devono irrobustirsi ed infoltirsi per far sviluppare i ramni che si vogliono lasciare allungare non si leva la gemma apicale si deve innaffiare e concimare regolarmente farà aghi troppo lunghi ma la pianta prenderà vigore, poi si cercherà di distribuire l’energia nei rami . I rami forti ,con le gemme apicali forti, saranno staccate le gemme centrali lasciandole deboli laterali come spiegato all’inizio, nei rami di forza media si lasciano le gemme forti e si levano le deboli, sui rami deboli si lasciano tutte le gemme. L’ operazione più importante è quella che ha come risultato la riduzione della lunghezza dei germogli quindi dei rami ed aumentare la produzione delle gemme: nel periodo vegetativo, Le Tuie, i Chamaecyparis ed altre conifere simili sono più lenti nella ripresa vegetativa: le nuove crescite ( che si differenziano nel colore dalla vegetazione dell’anno precedente ) si pinzeranno con le dita; non vanno usate le forbici che farebbero scurire le parti tagliate