Praticare uno sport, non solo quando si è raggiunto il livello agonistico ma anche nell’importantissima fase dell’apprendimento, richiede una perfetta capacità visiva. La vista è il senso che fornisce al nostro cervello la percentuale più elevata di informazioni sensoriali: ben l’85% di ciò che noi percepiamo della realtà ci arriva dagli occhi!
Perchè scegliere le lenti a contatto
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Avere un difetto visivo costituisce quindi un grande limite per un atleta, che non sempre può essere colmato attraverso l’uso degli occhiali o sottoponendosi ad un intervento chirurgico. Gli occhiali non permettono di avere un campo visivo abbastanza ampio e possono diventare molto pericolosi negli sport di contatto. Anche l’intervento chirurgico tramite laser ad eccimeri potrebbe comportare notevoli rischi per chi pratica sport di contatto. Il trattamento mediante laser prevede una sottile incisione lamellare: un colpo violento potrebbe riaprire il micro taglio e danneggiare permanentemente l’apparato visivo.
Il miglior strumento correttivo dei difetti della vista in un atleta è quindi molto spesso la lente a contatto (LAC).
Come scegliere la lente giusta
Le lenti a contatto sono pratiche e sono disponibili in varie tipologie. In generale per gli sportivi sono preferibili quelle morbide che hanno maggiore aderenza; quelle semirigide sono da preferirsi per sport di precisione. Non esiste un’età minima per poter portare le lenti a contatto perciò l’oculista consiglia spesso la correzione con lenti in giovanissimi atleti per favorire la loro capacità d’apprendimento sportivo.
Come proteggere i propri occhi
Le lenti a contatto vanno usate con attenzione per evitare problemi. In particolare le lenti morbide possono essere causa di fenomeni di intolleranza perché la loro superficie assorbe le sostanze estranee che vi si depositano. Per questo motivo, è fondamentale un’adeguata manutenzione e il loro ricambio frequente. La pulizia delle lenti a contatto non va mai effettuata con l’acqua la quale contiene microorganismi pericolosi per la salute degli occhi. Si devono invece utilizzare ogni giorno soluzioni specifiche che eliminano depositi di sostanze estranee e prevengono la formazione di microbatteri. Se la manutenzione quotidiana non viene eseguita correttamente, si rischia di andare incontro a disturbi anche gravi.
Le lenti a durata limitata riducono notevolmente i rischi di infezione. Quelle giornaliere eliminano totalmente la necessità di manutenzione. Le lenti usa e getta si rivelano spesso la scelta più giusta anche da punto di vista economico. Infatti i prezzi di queste lenti a contatto sono molto competitivi e, in caso di perdita fortuita della lente, il danno economico sarebbe di poco conto.
Se si praticano sport acquatici non vi sono controindicazioni all’utilizzo delle lenti (assolutamente da preferire quelle giornaliere), ma è meglio utilizzare, se le regole dello sport lo consentono, gli occhialini di protezione per ridurre sia il pericolo che le lenti fuoriescano dall’occhio sia il rischio di contaminazione con virus o batteri presenti nell’acqua. Tutti i soggetti allergici al cloro potrebbero manifestare delle irritazioni congiuntivali anche dopo aver rimosso le lenti.
Anche per sport invernali come sci e snowboard è consigliato, a causa del vento e del freddo, associare le lenti a contatto a maschere ed occhiali protettivi che filtrino i raggi solari nocivi.
In ogni caso, quando si usano le lenti a contatto in ambito sportivo, è necessario prestare la massima attenzione e igiene alle lenti. Le lenti non devono mai essere maneggiate con le mani sporche ed è consigliato, oltre che più comodo, utilizzare lenti giornaliere da cestinare subito dopo l’uso.
Inoltre al termine dell’attività sportiva, quando ci si rilassa con una calda doccia, è bene ricordare di togliere le lenti: l’acqua del rubinetto, infatti, contiene calcare e altre impurità che possono danneggiare la struttura della lente a contatto e causare infezioni agli occhi con danni alla vista talvolta irreversibili.