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Come Preparare una Miscela di Terriccio per Bonsai

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Non esiste una miscela universale che si possa adattare a tutte le specie di piante poichè le esigenze di queste variano. é necessario trovare l’ esatta granulometria dei componenti inerti che facciano circolare l ‘aria nell’ apparato radicale e aiutano a modificare il drenaggio.

Per quanto riguarda i prodotti posti in commercio da ditte specializzate:
– Le miscele già confezionate sono selezionate per: caducifoglie, conifere, piante in educazione
-Sono di facile reperibilità
-Assicurarsi che siano prodotti e sperimentati da aziende conosciute
-Che siano stati possibilmente sperimentati da bonsaisti esperti.

SPECIE

OBIETTIVO

PROPORZIONI DEL COMPOSTO

PINI Albero giovane da formare Akadama4, pozzolana4, sabbia2
Mantenimento di un albero già formato Akadama5, pozzolana3, terriccio3
GINEPRI Albero giovane da formare Akadama4, pozzolana4, terricio2
Mantenimento di un albero già formato Akadama7, pozzolana 3
ACER BUERGERIANUM Albero giovane da formare Akadama4, pozzolana4, terriccio2
Mantenimento di un albero già formato Akadama pura

Akadama: In giappone è la terra per bonsai più diffusa. I grani di akadama sono composti da innumerevoli granelli minuti, non perfettamente rotondi che permettono un’areazione adeguata. Allo stesso tempo, è una delle terre che trattiene meglio l’umidità. Per questi motivi, è comunemente considerata la terra ideale per la coltivazione

Pozzolana o Lapillo vulcanico: . Si usa come strato di drenaggio, poichè avendo grani molto spigolosi, drena meglio dell’akadama. Come substrato, mescolata all’akadama, favorisce l’emissione delle radici.Tuttavia questo prodotto commercialmente prende il nome di POZZOLANA quindi sul mercato potete trovare tale materiale con entrambi i nomi,ovvero, Pozzolana o Lapillo vulcanico

Terra Kanuma: Terra argillosa largamente usata per le specie acidofile, ad esempio: Azalee, Camellie,oppure può esser miscelata con altri materiali per esempio nella preparazione del terriccio per il Loropetalum. Rispetto a tutti gli altri terricci, la kanuma è in grado di trattenere l’acqua in misura maggiore.

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Sabbia: Sgretolandosi per l’attrito, le rocce formano la sabbia, che è costituita da grani fini e arrotondati. Ha un potere maggiormente drenante rispetto alla pozzolana, infatti mescolata con quest’ultima e con l’ akadama aiuta ad aumentare la capacità di drenaggio. Può esser considerato un elemento complementare.

Terra ketotsuchi: è l’unico terriccio in grado di assicurare un buon successo nella coltivazione dei bonsai su roccia e lastra. Considerando che per i bonsai radicati su roccia il trapianto si esegue meno frequentemente, rispetto agli altri bonsai, il composto di terra deve possedere sufficienti sostanze nutritive. È importante, inoltre, che non si stacchi a causa delle annaffiature, in modo da non lasciare scoperte le radici: a tutte queste esigenze fa fronte perfettamente il ketotsuchi.

La miscelazione di questi composti, oltre ad esser subordinata alla specie e obbiettivo, dobbiamo tener conto anche del clima dove risiediamo ( se è molto umido, troppo secco, ecc.ecc ), della grandezza del vaso e delle nostre abitudini giornaliere ( ad esempio se una persona lavora dalla mattina alle 8 fino alla sera e vive solo, non può permettersi in estate di lasciar le piante senza umidità ). Quindi andremo ad agire sulla percentuale di elementi che posseggono una maggior ritenzione idrica

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